"Il buon panettone? Le 7 regole d'oro per riconoscerlo!" Questo il nome dell'evento che si è svolto domenica 23 novembre alla famosa Pasticcerica Sartori di Erba dove la scrittrice e gourmet Roberta Schira ha presentato il suo ultimo libro "Mangiato bene? Le 7 regole d'oro per riconoscere la buona cucina".
Secondo l'autrice le 7 regole d'oro applicabili a qualsiasi campo della ristorazione; dal singolo prodotto, al brand fino alla realizzazione di un'intero menù/progetto culinario sono:
1. INGREDIENTI .Saper cogliere l'essenza delle cose al culmine della loro pienezza
2. TECNICA. Saper manipolare e trasformare con metodo la materia grezza in opera finita
3. GENIO. Saper percorrere strade nuove attraverso la creatività, l'inventiva e lo stile personale.
4. EQUILIBRIO/ARMONIA. Saper mirare alla perfezione attraverso un percorso di compiutezza dinamica
5. ATMOSFERA. Saper emozionare con un insieme di dettagli che porti a dire: "Mi sento bene qui"
6. PROGETTO. Saper comunicare con il proprio operato uno slancio positivo verso il mondo e il proprio territorio
7. VALORE. Sapersi chiedere ogni volta onestamente: "Ho dato il giusto per ciò che ho ricevuto?"
L'ho trovato un libro divertente e interessante. Condivido con Roberta Schira l'idea che bisogna ricercare la qualità in cucina, come nella vita; che l'eccellenza vada riconosciuta, premiata e pretesa quando viene espressamente dichiarata dallo chef di turno o da chi ci sta vendendo un prodotto. Condivido meno la ricerca ad ogni costo dell'eccellenza. Mi spiego. Soprattutto in un momento di crisi economica come quello che stiamo attarversando, spesso la qualità e soprattutto l'eccellenza lasciano il tempo che trovano perchè, quando il pensiero di una famiglia è (come si dice in questi casi) come mettere insieme il pranzo con la cena; la qualità o meglio l'eccellenza passa (purtroppo) in secondo piano.
All'autrice che durante la presentazione ha dichiarato: "Bisogna acquistare un prosciutto cotto di ottima qualità anche se va sulla pizza". Io rispondo con una'ironica metafora: "Ha ragione. A tutti piacerebbe indossare un maglione 100% cachemire ma spesso ci si deve accontentare di un misto acrilico!". Con questo non voglio dire che quanto scritto da Roberta Schira non sia giusto, anzi (chi sono io per dire il contrario?). Le 7 regole d'oro di cui parla l'autrice sono fondamentali per capire se un ristorante è all'altezza di quanto dichiara sulla carta; ma mi fermerei lì, alla grande ristorazione e lascerei alla spesa quotidiana solo la regola del buon senso che ognuno di noi applica nel momento in cui si reca al supermercato. L'importante è fare attenzione a quello che compriamo, che sia genuino e possibilmente italiano; senza farsi prendere in giro dai falsi miti della gastronomia e dalle mode del momento; seguendo una sola semplice regola (che è anche il mio motto in cucina): "Siamo quello che mangiamo!".
L'evento, anteprima di una serie di incontri a cadenza mensile chiamati "Appunti in cucina a Erba", un ciclo di laboratori incentrati su arte cultura del cibo e prodotto, è stato l'occasione per assaggiare un panettone paradisiaco, una perfetta sinfonia di sapori: il Panettone artigianale della Pasticceria Sartori. Dialogando con l'autrice poi, Anna Sartori, cuore e mente dell'omonima Pasticceria, ha applicato le 7 regole d'oro proposte da Roberta Schira al prodotto principe della tavole delle feste.
Conclusione: tutte le caselle sono state sbarrate, il Panettone Sartori risponde a tutti i criteri per essere definito un prodotto fuori dal comune; l'eccellenza che fa la differenza. Almeno una volta, almeno a Natale!
L'autrice Roberta Schira |
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