Sto parlando di Amaro Lucano un brand simbolo di Made in Italy da oltre 120 anni. La celebre frase "Cosa vuoi di più dalla vita?", fa ormai parte dell'immaginario collettivo e del linguaggio quotidiano di milioni di italiani che sanno già la risposta a questa domanda: un Lucano!
Ma nemmeno il più fortunato claim televisivo può funzionare per così tanto tempo se non si riferisce a un prodotto eccezionale, che ha dentro di sé il fascino e il sapore di una storia. La storia di una famiglia lucana, che partita da un liquore, nato dalla più profonda tradizione locale, è diventata una delle più importanti aziende nazionali nella produzione e commercializzazione di spirits. Un brand riconosciuto in tutto il mondo e che ha mantenuto il suo“spirito”, basato sul rispetto della passione di famiglia e della terra in cui è nato. I Lucani sanno cosa vogliono di più dalla vita!
L’Amaro Lucano è il prodotto più conosciuto, ma non certo l’unico del Gruppo, con sede a Pisticci (Matera) fin dalla nascita nel 1894. Oggi il Gruppo Lucano produce circa 4 milioni di bottiglie all’anno e conta circa 50 dipendenti tra la sede operativa di Pisticci Scalo, dove si trovano i reparti produttivi, e gli uffici di Milano. Oltre alla produzione del famoso Amaro, l’azienda ha nel proprio catalogo altre 15 etichette di liquoristica italiana tra cui Limoncetta di Sorrento, Limoncetta Crema, Sambuca, Limoncello, Caffè, Mirto, Nocino e Liquirizia.
L'Amaro Lucano
Prodotto di punta del Gruppo è il celebre Amaro Lucano. E’ caratterizzato da un particolare bouquet aromatico, dove spiccano le note agrumate, con un perfetto bilanciamento tra dolce e amaro. Grazie al sapore unico ed equilibrato e alla sua spiccata versatilità, si pone non solo come tradizionale fine pasto, ma è ottimo anche per essere utilizzato in miscelazione, come base per la costruzione di drink originali.
In occasione del 120° anniversario di Lucano, nel 2014, è stata recuperata, da un antico manoscritto del fondatore, una ricetta che prevede una base botanica simile all’Amaro Lucano classico, ma con una maggiore gradazione alcolica. Il nuovo prodotto si chiama Amaro Lucano Anniversario ed esalta maggiormente le note erbacee amaricanti degli assenzi, del cardo santo e della genziana che lo rendono il perfetto ingrediente da utilizzare come base per i cocktail.
Grazie alla versatilità e all’equilibrio dei sapori, Amaro Lucano e Amaro Lucano Anniversario risultano molto apprezzati dai bartender. Una vera mix culture che, in occasione dell’anniversario dei 120 anni di Lucano, ha visto sfidarsi, a colpi di “ricette” originali, veri big mondiali del bartending. I loro cocktail, creati appositamente per Amaro Lucano Anniversario, sono riuniti nel “ricettario” Amaro Mix Culture edito dall’Azienda.
Il linguaggio universale di Lucano
La storia dei liquori nel Mondo sarebbe stata diversa, se la Lucania non fosse così radicata nel cuore dei suoi abitanti. Siamo alla fine dell’800 e come tanti italiani, anche un giovane Pasquale Vena è pronto a cercare fortuna oltre oceano insieme ai suoi fratelli. Alla fine, però decide di entrare in una rinomata bottega di Napoli, per approfondire il suo studio e la sua passione per l’arte dolciaria e quella, che deriva dalla sua Lucania, per le erbe e per gli ingredienti forniti dalla natura.
Con queste conoscenze ritorna a Pisticci e nel retro della sua bottega inizia a distillare le erbe: misura con attenzione ogni quantità di Assenzio, Salvia, Achillea, Arancio, Cardo, Ruta e altre decine di erbe, finché non trova il giusto equilibrio, capace di rievocare i sapori della sua terra. Attraverso un lavoro di ricerca e lavorazione delle materie prime crea un prodotto che viene ancora oggi perpetuato con le stesse modalità. Per realizzare l’Amaro Lucano ci vogliono oltre 30 erbe e oli essenziali, secondo una ricetta tuttora segreta e custodita dalla famiglia.
Negli anni del primo‘900 l’opera di Pasquale Vena viene conosciuta e apprezzata in tutta Italia. Negli anni ‘50 l’Amaro Lucano, pur conservando intatta la passione artigianale, beneficia dei processi industriali: la produzione aumenta e nel 1961 arriva fino a 3.000 bottiglie all’anno, tutte con stampato in oro sull’etichetta il motto della famiglia Vena “Lavoro e Onestà”. Negli anni ’70 Sambuca e Caffè affiancano il celebre Amaro e nei primi anni '80 è tra i precursori nella pubblicità televisiva.
Oggi il Gruppo ha l’ambizione di diventare un grande polo mondiale degli spirits, guidato nuovamente da un Pasquale Vena, nipote e omonimo del fondatore, attuale Presidente e Amministratore Delegato. Il borgo di Pisticci, dove ancora oggi ha sede il Gruppo è tra i più pittoreschi d’Italia e custodisce uno straordinario patrimonio di arte e natura.
Un frame dello spot del 2015 di Amaro Lucano |
La pubblicità ha accompagnato Lucano fin dall’inizio della sua storia, inizialmente con manchette e manifesti, e in seguito conquistando la stampa nazionale man mano che l’azienda si espandeva. Negli anni ’80 lo sbarco in televisione con un primo spot, interpretato da un giovanissimo Michele Placido, attore che vanta origini lucane.
Ma è nel 1991 che Amaro Lucano si lega al suo pay off più famoso “Cosa vuoi di più dalla vita?”. Una frase che ha attraversato gli anni ed è stata contestualizzata in situazioni diverse, in linea con il posizionamento del brand, ma che ha sempre puntato sull’ironia nei confronti degli stili di vita di ogni decennio.
Nell'ultima campagna pubblicitaria, on air dal novembre 2015, il tradizionale claim evolve in “Dal 1894, sappiamo cosa vuoi di più dalla vita”, sottolineando tutto il patrimonio di storicità di una marca patrimonio del saper fare italiano nel Mondo. Il film ribadisce come Amaro Lucano sia un prodotto senza tempo, ironizzando contestualmente sui vari clichè di oggi trasportati in chiave ottocentesca. A chiudere lo spot, anche il personaggio del fondatore, un ironico e simpaticissimo Pasquale Vena in perfetti abiti di fine '800, vero ospite di una festa da Oscar.
DISCLAIMER: Questo non è un post sponsorizzato. Tutte le opinioni sono frutto della mia onestà intellettuale, della mia soggettiva esperienza e della mia volontà di raccontare la storia di un marchio.
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