Marocco: cibo, città e paesaggi da mille e una notte

  • di danielac., pubblicato il maggio 29, 2015
Il mondo è un libro.
Chi non viaggia ne legge una pagina soltanto.
(S.Agostino)


Questa frase di S.Agostino (mood del biglietto d'invio alle mie nozze e frase guida della mia vita) racchiude in se tutto lo spirito di avventura e la voglia di conoscenza insita nell'uomo da sempre. 

Si viaggia in mille modi: prendendo un aereo fino all'altro capo del mondo, stando seduti sul divano di casa davanti alla tv, leggendo un libro. Si viaggia da soli, con la fantasia, oppure in compagnia di amici. Si viaggia perchè si è alla ricerca di qualcosa, di qualcuno. Si viaggia per piacere o per lavoro. Si viaggia per ricominciare o per riprendere da dove si era lasciato. Si viaggia mangiando, ridendo, guardando negli occhi chi abbiamo davanti. Si viaggia tutta la vita; senza volerlo e senza rendersene conto.

Io sono appena tornata da uno di questi viaggi; un'avventura bellissima piena di colore e di calore umano, alla scoperta di un Paese ancora troppo pieno di stereotipi, contraddizioni e con non pochi problemi che ha saputo stupirmi per la sua ospitalità e per la varietà del suo territorio regalandomi (letteralmente)...le stelle. Sono appena tornata dal Marocco.

Da Marrakech a Casablanca passando per il monte Atlas, Ait Ben Haddou Kasbah e la valle delle rose e ancora la Dades Valley, i villaggi berberi, Merzouga e il deserto, la foresta dei cedri e delle scimmie per arrivare fino a Fes. Un paesaggio in continua evoluzione lontano dalle credenze popolari che vogliono il Marocco una terra arsa dal sole e priva di verde; un Paese accogliente dalla cultura differente e dal cibo spesso troppo speziato contraddistinto da sapori decisi che hanno messo alla prova il nostro palato e il nostro stomaco. 

Dalle Tajine di couscous di verdure a quelle di carne, dagli spiedini alle insalate di pomodori condite con olive e cumino per finire con i dolcetti marocchini ricchi di miele e pasta di mandorle da assaporare con l'inconfondibile tè alla menta, piacevole bevanda che ci ha accompagnati per una settimana lungo tutto il nostro itinerario. 

Ogni città una ricetta da scoprire, un modo diverso di preparare la stessa pietanza. 
Ma basta parole. Lasciamo spazio alle immagini.

Buon viaggio!
D.


In Piazza Jemaa el-Fna a Marrakech

Villaggio berbero di Ait Ben Haddou Kasbah

L'oasi di palme di Tinejdad e Touroug

Merzouga prima di partire, in cammello, per l'accampamento berbero nel cuore del deserto dove abbiamo trascorso la notte e dove ho visto lo spettacolo naturale più bello. Non pensavo che in cielo potessero esistere cosi tante stelle.

La nostra carovana, 9 amici nel deserto a Merzouga

Un chiosco che vende succo d'arancia e di limone in Piazza Jemaa el-Fna a Marrakech

Un chiosco di frutta secca in Piazza Jemaa el-Fna a Marrakech

Una bancarella di olive e foglie menta fresca all'interno del Suq di Marrakech

Spezie, foglie di tè essiccate e olio d'argan nel suq di Marrakech

Un banco di dolci tipici marocchini nel suq di Marrakech. Tra le specialità locali ci sono le Corna di Gazzella

Couscous di verdure in Tajine


Tajine di pollo e verdure


Spiedini di pollo e vitello con insalata marocchina

Spiedini di Kefta (polpette di carne di marzo) con insalata marocchina


Di  notte Piazza Jemma el-Fna a Marrakech è una babele di profumi e gente di ogni nazionalità che si ritrova a mangiare nei chioschi che animano la piazza cucinando per tutta la notte ogni tipo di specialità locale


Tramonto su Piazza Jeema el-Fna a Marrakech


Uno splendido negozio di spezie tra le vie della Media di Marrakech

Spiedini di carne (pollo, vitello, kefta) e verdure accompagnati da un insalata marocchina e pane

Spiedini di salsiccia con paprika e riso saltato nella Medina di Fes

Un altro modo di preparare il couscosu di verdure, con ceci e uvetta, nella Medina di Fes


Tajine di cammello con pugne




L'immancabile tè alla menta servito bollente ad ogni ora del giorno e alla fine di ogni pasto





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