Come al solito il punto nevralgico da superare sfoderando tutta la calma del mondo è il reparto frutta e verdura: "Daniela, fai respiri profondi, non urtare (volontariamente) nessuno con il carrello e lascia alla vecchietta prima di te tutto il tempo necessario per ricercare l'immagine delle zucchine sul display della pesa. Infondo è Natale".
Passato il primo scoglio ho deciso di mettere in atto una strategia che neanche un militare: lasciare il carrello all'inizio delle corsie e inoltrarmi nella giungla di persone facendomi largo come un giocatore di rugby, prendere dagli scaffali quello che mi serve e tornare sana e salva alla base (il carrello) con la refurtiva in broccio a mo di neonato.
Dopo un ora e mezza ne sono uscita viva ma provata. Per consolarmi ho preparato il dolce italiano più conosciuto al mondo, il dolce delle feste per antonomasia, la quinta essenza della goduria e della semplicità: il classico tiramisù.
Mi sono accorta che nella sua banalità ho sempre bisogno di andare a ricercare le dosi in qualche vecchio ricettario della nonna, così ho capito che forse è giunto il momento di dedicargli un post; non tanto per voi cuochi provetti ma come personale promemoria.
Ingredienti per 8 porzioni
300g di savoiardi
5 uova
100g di zucchero + 2 cucchiaini per il caffè
500g di mascarpone
Caffè per bagnare i savoiardi qb (solitamente una moka da 6)
cacao amaro in polvere per decorare
Prima cosa mettere sul fuoco la moka così che il caffè sia freddo al momento dell'utilizzo.
Rompere le uova facendo attenzione a dividere il tuorlo dal bianco, che verrà montato a neve molto ferma in una ciotola. I tuorli invece verranno lavorati in un'altra ciotola con lo zucchero aiutati da uno sbattitore elettrico finchè non si otterrà una crema spumosa, chiara e cremosa. A questo punto aggiungere il mascarpone.
Quando sarà tutto bene amalgamato aggiungere al composto di tuorli e mascarpone gli albumi montati a neve con l'aiuti di un cucchiaio di legno o meglio ancora di un leccapentole in silicone. Incorporare lentamente mescolando dal basso verso l'alto facendo attenzione a non far smontare gli albumi.
A questo punto la crema è pronta e il tiramisù è pronto per essere assemblato. Io ho deciso di preparare delle monoporzioni in dei simpatici bicchieri ma lascio a voi libera interpretazione. Ogni suggerimento è sempre ben accetto!
Cominciare con un piccolo strato di crema, ricoprire con i savoiardi bagnati nel caffè leggermente zuccherato; ancora crema e i savoiardi a pezzi più o meno grandi a seconda di come vi servono in quel momento (il bicchiere non ha una forma regolare, dovete "regolarvi" voi e trovare la soluzione migliore) e così via fino a raggiungere il bordo del bicchiere. Alla fine spolverizzare con del cacao amaro in polvere e riporre in frigorifero coperto con della pellicola trasparente per qualche ora prima di servirlo.
Il tiramisù va consumato entro 3 giorni...se ci arriva!
Un suggerimento: se utilizzate la classica pirofila o un contenitore dalla forma regolare disponete i savoiardi prima in orizzontale e poi in verticale, in questo modo quando andrete a tagliare le fette risulteranno più compatte.
Nessun commento
Posta un commento