Scendo dal tram esausto e sonnambulo.
Ho vissuto tutta la vita.
Fernando Pessoa
Quando, qualche mese fa, mi chiesero di partecipare ad un book exchange su Instagram accettai senza alcun indugio, ricevere nuovi libri da perfetti sconosciuti sarebbe stato un modo alternativo e originale per aggiungere alla mia libreria dei testi che magari da sola non avrei mai comprati.
E così è stato. Tra i tanti libri ricevuti, uno in particolare, D'Amore e Baccalà, mi fa colpita e commossa; il perché è molto semplice: è ambientato a Lisbona, una città meravigliosa che ho avuto la fortuna di visitare, parla di cibo, in particolare il baccalà il piatto tipico della capitale portoghese e infine parla d'amore, verso una donna, verso questa città, verso il buon cibo e soprattutto verso tutte quelle figure che hanno contribuito a rendere Lisbona la città che è oggi agli occhi del mondo.
Quando ho aperto la busta e ho trovato proprio questo libro sono rimasta senza parole. Un perfetto sconosciuto, Fabio (fa_uau su Instragram, seguitelo perché ha un profilo food molto curato) mi aveva spedito un testo che si snoda nella mia città del cuore; un libro dove Lisbona è la vera protagonista. Pagina dopo pagina ho ripercorso le sue strade in salita, ho preso il famoso tram 28, rivisto piazze e monumenti, ho sentito riecheggiare nella testa le note del Fado e assaporato il baccalà in tutte le sue sfumature.
Alessio Romano è un giovane scrittore abruzzese che ha vissuto intensamente Lisbona prima di scrivere D'Amore e Baccalà e lo si capisce già dalle prime righe quando parla del tram 28, di una disavventura che ha coinvolto questo tram e il protagonista del libro e che ha dato il via a tutta la storia. E' testo piacevole che va letto lentamente assaporando ogni pagina.
Il mio consiglio è quello di visitare Lisbona, passeggiare, osservare, ascoltare e lasciarvi conquistare dal suo fascino malinconico da un lato e colorato e cosmopolita dall'altro; e mentre siete lì seduti ad un cafè di Praca do comércio di leggere questo libro.
Recita la quarta di copertina:
Lisbona
La più poetica della capitali europee. Saramago e l'oceano. Tabucchi e il tram numero 28.
E le Tascas, le taverne in cui si mangiano cinquanta sfumature di baccalà ascoltando la musica più struggente che esista: il Fado.
E' in questa città sospesa tra sogno e realtà che Alessio (il protagonista ndr) incontra Beatriz, una cameriera bellissima, scontrosa ed evanescente.
Ritrovarla nel dedalo del centro storico sarebbe impossibile senza l'aiuto di complici inattesi: gli spiriti guida di Amàlia Rodrigues, Ingrid Bergman, Fernando Pessoa…
Se volete qualche indicazione in più su Lisbona, nella sezione travel del blog potete trovare due interessanti post con tante belle fotografie:
Mini Tips: dove e cosa mangiare a Lisbona
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