Uomini vestiti con lunghe tuniche bianche e sulla testa quella che noi chiamiamo impropriamente kefiah ma che in realtà ha diversi nomi a seconda della zona in cui ci si trova; e donne che invece vestono completamente di nero e indossano il niquab lasciando intravedere a volte solo gli occhi a volte tutto il viso, siamo negli Emirati Arabi e più precisamente a Dubai, forse uno dei più piccoli quanto ricchi e vigorosi stati che compongono i 7 Emirati.
Dopo 6 ore di volo e 2 di fuso orario atterriamo da Malpensa al mega aeroporto di Dubai per passare 4 giorni tra grattacieli, mare, grandi mall e vecchi souq. Sono le 6 del mattino e nonostante sia solo 23 aprile l'aria è già calda (che bello) ma non ancora così umida come lo sarà fra qualche mese quando sarà impossibile girare per la città.
Ad accoglierci, insieme al sole, una città caotica e all'apparenza moderna, macchine di lusso, strade infinite a 4 e più corsie e il mare sullo sfondo. Da qualche parte là fuori c'è anche il deserto ma in questi pochi giorni non c'è tempo di visitarlo come si deve e lo lasciamo solo all'immaginazione. Destinazione Palm Jumeirah, la famosa isola artificiale a forma di palma, dove c'è il nostro resort e dove passeremo l'intera giornata; abbiamo bisogno di riposare e ricaricare le batterie.
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Pranzo in riva al mare, Palm Jumeirah, con vista sull'Internet City |
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Tramonto su Palm Jumeirah |
I giorni seguenti li passeremo in giro per la città. Visitare Dubai in 4 giorni è possibile vi consiglio però di non soggiornare sulla "palma" ma a Dubai Marina per accorciare i tempi degli spostamenti che sono già di per sé molto lunghi. Se invece alla scoperta di Dubai volete aggiungere una gita nel deserto magari con pernottamento in una tenda e una visita ad Abu Dhabi allora è meglio fermarsi qualche giorno in più.
Prima tappa la Jumeirah Mosque l'unica moschea aperta anche ai non musulmani dove ogni mattina alle 10.00 in punto parte una visita guidata alla scoperta della cultura araba.
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Dubai Mosque |
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Dubai Mosque |
Seconda tappa Deira, lungo la sponda settentrionale del Bur Dubai Creek che attraverseremo in serata per una cena su una delle imbarcazioni di legno tipiche: il sambuco. Questo quartiere è il più antico di Dubai anche se non c'è da aspettarsi tanta storia e tanta archeologia da questa città ma la gente che vi abita è vera e per le strade si sente ancora il richiamo alla preghiera, il profumo delle spezie, il vociferare degli ambulanti. Due passi nei souq soprattutto quello dell'oro, qualche acquisto e poi di nuovo in taxi verso il Burj Al Arab, il famoso palazzo a forma di vela simbolo della città di Dubai.
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L'ingresso del Gold Souq |
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Oro e spezie tra le vie dei souq |
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Barche sul Creek trasportano persone e merci |
A seguire visita a Medinat Jumeirah una piccola "Venezia araba" solcata da canali, l'ennesimo tentativo di creare un mondo artificiale (un po' come l'80% delle strutture in questa città) pranzo in un ristorante libanese per concludere la giornata al Mall of the Emirates dove all'interno c'è la Ski Dubai, la famosa e paradossale pista da sci al coperto.
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Burj Al Arab |
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Ski Dubai all'interno del Mall of the Emirates |
Il giorno dopo la salita la Burj Khalifa è d'obbligo. Simile nella forma a un razzo spaziale è il grattacielo più alto del mondo e la vista a 360° sullo skyline della città è mozzafiato. L'ora più gettonata (e anche la più cara, 55 euro circa a testa) per salire è, neanche a dirlo, quella del tramonto; ai piedi le Dubai Fountain che danzano a ritmo di musica come in una piccola Las Vegas. Il Burj Khalifa si trova nella Downtown Dubai nel cuore del distretto finanziario; qui anche il Dubai Mall, altro centro commerciale dalle dimensioni stratosferiche che contiene ogni tipo di negozio, ristorante, una pista di pattinaggio, i resti di un vero dinosauro e l'imperdibile Dubai Aquarium e l'Underwater Zoo.
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Vista del Burj Khalifa di giorno e di notte |
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Vista della città dal 125esimo piano del Burj Khalifa |
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Vista della città dal 125esimo piano del Burj Khalifa |
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Tramonto sul Golfo Persico e sullo sfondo The World le isole artificiali che rappresentano il Mondo |
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Tramonto sul Golfo Persico e sullo sfondo The World le isole artificiali che rappresentano il Mondo |
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All'interno del Dubai Aquaruim |
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All'interno del Dubai Aquarium |
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Dubai Aquaruim e Dubai Dino all'interno del Mall Dubai |
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Centro commerciale Mall of the Emirates |
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Sambuco tipica imbarcazione in legno lungo il Creek |
PH Love.Life.Lunch. 2016 tutti i diritti riservati
Dubai è una città che o la ami o la odi. Troppo spesso viene definita finta, eccessiva, esagerata, senza passato, dedita al lusso più sfrenato e insensibile verso qui paesi confinanti in perenne conflitto. Da una parte è vero ma il caldo emirato affacciato sul Golfo Persico è anche altro.
E' la città vecchia dove la gente vive a ritmo più lento, è il profumo delle spezie e il colore delle stoffe, è la shisha (qui infatti non si chiama narghilè) che si fuma durante i pasti, è il sole caldo quando da noi fa ancora freddo e sono i pesci che ti nuotano tra le gambe come in una danza. E ancora il tramonto, l'ospitalità di un popolo e i sapori decisi della cucina mediorientale, sono gli occhi neri, fieri e profondi delle donne arabe.
Io l'ho amata come amo ogni singolo viaggio che faccio, l'importante è partire senza pregiudizi con la mente libera e lo spirito di chi è pronto ad accogliere senza aspettarsi molto per rimanere piacevolmente stupiti da quello che anche una città come Dubai ha da offrire.
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